venerdì 23 settembre 2011

Mugnano - Chia

Voi direte... la Mugnano - Chia è di certo la stessa passeggiata descritta nel post Chia - Mugnano, ma al contrario. E invece no! E' una passeggiata diversa, anche più bella!

DURATA: 2 ore e 30 minuti
DIFFICOLTA': Facile
MAPPA IGM: Foglio N°45 Sez. II - Soriano nel Cimino (1:25.000) Visualizza la mappa IGM
GOOGLE MAP: Visualizza la mappa di Google

Piazza Vittorio Emanuele, Mugnano
La partenza è ubicata nella piazza principale di Mugnano (Piazza Vittorio Emanuele (a)). Da qui scendete per Via Mameli e dopo breve svoltate a gomito a sinistra per Via dei Mille. Vedrete la strada trasformarsi da asfaltata a sterrata e d'incanto i vostri piedi incominceranno a fare strani suoni ad ogni passo, piacevoli e divertenti. Altro che bitume!

Incontrerete due bivi ai quali voi dovrete andare sempre dritti, sia nel primo che nel secondo caso. In alto a sinistra potete vedere la vostra meta, Chia.
Dopo circa 10 minuti troverete un terzo bivio a V, all'altezza di una casa con due cani molto abbaioni. Ma si sa: "Can che abbaia..." e poi sono dietro al recinto..
Qui dovete prendere a sinistra, ovvero quel sentiero che si intravede trasfomarsi da sterrato a vero e proprio sentiero di terra. Mano a mano sentirete avvicinarsi il suono di un torrente. Salutatelo con cortesia perché sarà vostro compagno di viaggio. Quasi tutta la Mugnano - Chia infatti non è altro che un percorso a ridosso delle rive del Torrente in questione, ovvero il Torrente Castello (e se si chiama così ci sarà un motivo, no?).

(c) Cascate
(b) Percorso lungo i campi
Noterete che ad un tratto, svoltando a sinistra, il sentiero finisce. Voi non dovete far altro che continuare per i campi coltivati a noccioli (b), sempre tenendovi alla sinistra del torrente (attenti alle possibili recinzioni per i cinghiali) e risalendone il corso.
Quando il rumore dell'acqua diventa un frastuono vuol dire che siete nei pressi di una cascata artificiale (c). Fate una capatina giù sulle rive perché è un'opera che nel passato dev'essere stata imponente.

Tornate lungo i campi di noccioli, sempre a destra del torrente. Proseguite per un tratto (circa 5-10 minuti) e infine incontrerete una strada bianca. Imboccatela a sinistra e proseguite tranquillamente. Giungerete così ad un cancello sulla destra, chiuso, alla fine di una brevissima salita. Lasciatelo perdere e andate alla sua sinistra. Se fate 10 metri troverete un secondo cancello, aperto. Lui è il cancello giusto da oltrepassare! Andate quindi avanti... dopo 50 metri c'è un bivio. Prendete a destra, in salita...

Inizia qui un tratto molto lungo e costantemente in salita che dovrete percorrere per circa 30 minuti. Man mano inizieranno a punteggiare il percorso dei massi giganti, rotolati chissà come e quando... che rendono il paesaggio fantastico e unico nel suo genere. Il suono del torrente lentamente si fa più distante.

(d)
(e)
Giungerete così alla zona archeologica di Santa Cecilia, (d e e) molto suggestiva. Da questo punto ci sono anche i segni bianchi e rossi del sentiero Vulci - Calcata, che per un tratto vi faranno compagnia. 
Dopo esservi goduti tutti i reperti archeologici della zona (resti di una chiesa, tombe, pilastri, pestarole etc.) riprendete lo stesso sentiero di prima in salita, lasciandovi alle spalle Santa Cecilia. In non più di 10 minuti giungerete in cima alla forra e si aprirà uno spiazzo da dove potrete assaporare un vasto scenario che affaccia sul borgo di Chia (f).

(f) Panoramica sulla forra
(g) Indicazione da prendere
A destra del pianoro di peperino c'è un cartello che indica la torre di Chia (g). Voi seguite il sentiero che va per di là e rimettetevi nel sottobosco.
Il tratto che segue è per me tra i più belli e affascinanti di questa zona. In breve scenderete di nuovo nella forra. Cambierà la temperatura, le piante, i suoni... Per terra noterete il basolato della strada che in antichità si percorreva con carri e muli. Se è autunno troverete un grandioso e multicolorato tappeto di foglie... Ogni tanto qualche cornacchia spaventata darà l'allarme o qualche merlo metterà paura a voi svolazzando tra le frasche...
Potrete osservare i resti di un castello medievale, comprato negli anni '70 da Pier Paolo Pasolini.

In fondo al sentiero incontrerete un ponte che oltrepassa il ruscello. Andate oltre e tenetevi la parete di roccia alla destra e il ruscello a sinistra. Vi trovate proprio sotto al castello medievale, ma la folta vegetazione non vi permetterà di vederlo. Questo tratto attraversa una zona che in passato era molto produttiva e laboriosa per gli uomini. Troverete infatti lungo la via i resti di due mulini, con le relative chiuse per l'acqua ed i canali per convogliarla. Passato un tunnel nella roccia giungerete alle seconde cascate (h) di questa passeggiata. Un posto magnifico...

Cascate di Colle Casale
(i) Attraversamento della massicciata
Lasciate le cascate alla vostra sinistra e continuate a risalire il sentiero di pietra. Dopo poco troverete a sinistra un ponte e il rumore delle macchine che passano sopra alla vicinissima superstrada (se arrivate alla strada di asfalto siete andati troppo avanti). Andate verso il ponte e attraversatelo (è una specie di tunnel (i)). Alla fine del ponte il sentiero prosegue e costeggia un filo spinato. Quando finisce quest'ultimo dovete buttarvi nella macchia per qualche decina di metri, sulla destra, finché non trovate una strada bianca, da imboccare a sinistra. Da qui inizia un piacevole percorso tra i casali di campagna. Troverete lungo la via quattro possibili deviazioni alle quali voi dovrete sempre andare dritti e ritrovarvi così nel centro di Chia. In fondo alla strada c'è Piazza Garibaldi, ovvero la fine del nostro percorso.

Nessun commento:

Posta un commento