lunedì 19 dicembre 2011

Orte - Bassano in Teverina

DURATA: 2 ore
DIFFICOLTA': Facile
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Questo percorso comincia dalla piazza principale di Orte e costeggiando il Tevere arriva proprio ai piedi di Bassano in Teverina, per concludersi salendo al paese stesso. Ma passiamo alla descrizione vera a propria...

Figura 1
Da Piazza della Libertà di Orte (il centro simbolico del paese e della vita sociale) ci dirigiamo verso l'acquedotto posto a nord della stessa. Conclusa la discesa da cui è possibile osservare la valle del Tevere, la nostra meta (Bassano appunto) e i paesi dell'Umbria, ci troveremo ad uno stop per le macchine. Qui dobbiamo svoltare a destra scendendo nella strada che va verso il basso, dove i cartelli indicano Mattatoio Comunale, Canile e P.C. Bassano delle FS. Imboccata questa strada, dopo neanche dieci metri sulla destra troveremo un'altra strada, ma più piccola, da prendere e scendere verso gli orti e la ferrovia. Passeremo quindi su di un ponte che scavalca la ferrovia (figura 1) e saremo naturalmente portati a costeggiare i binari, in un'affascinante sentierino tra zone degradate e allo stesso tempo riconquistate dalle piante (figura 2). Quando il sentiero sembrerà finire in realtà svolterà a destra e scendendo ci porterà sopra un ponticello (figura 3) di legno che attraversa un ruscelletto. Poi ci troveremo in mezzo a baracche di lamiera, pollai, rimesse per gli attrezzi e piccoli appezzamenti di terra coltivati. Prenderemo quindi la strada bianca verso sinistra e sempre attraversando questo stesso scenario faremo così una decina di minuti sempre dritti.

Figura 3
Figura 2



















Sulla destra possiamo osservare i resti di una torre medievale abbandonata e in degrado, in mezzo a capannoni e container per il ricliclaggio del vetro. Subito dopo arriveremo al mattatoio comunale (sulla destra) e dopo neanche 50 metri dovremo oltrepassare nuovamente la ferrovia tramite un ponte in pietra molto bello.
Figura 4
Da qui inizia un tratto necessariamente sull'asfalto e bisogna stare attenti alle automobili. Percorriamo quindi circa 500 metri verso destra e arrivati al cartello che indica Località Bagno - Via Amerina imbocchiamo quella direzione. Dopo circa 10 minuti di cammino troveremo le indicazioni per proseguire sulla via Amerina che ci dicono di svoltare a sinistra (all'altezza del cartello informativo) ma noi invece dobbiamo proseguire dritti e su questa stessa strada e direzione camminare per circa 40 minuti, cioé fino ad essere arrivati ai piedi di Bassano in Teverina, che si erge a circa 200 metri di altezza sopra di noi.
Bisogna stare attenti a quando girare sulla sinistra e incominciare la salita. Bisogna infatti lasciar perdere tutte le piccole deviazioni e salire solo quando la strada bianca non è nettamente divisa in due, un tratto che prosegue nella valle e l'altro che sale decisamente (figura 4). Se arrivate all'agrifattoria didattica ErìMarì siete andati troppo oltre e dovete tornare indietro di un centinaio di metri ( e svoltare quindi alla prima a destra, in salita).

Ora bisogna salire per circa 30 minuti e vedrete che sarà bello osservare la valle ampliarsi sotto i vostri occhi. Giungerete così sotto il borgo e le due strade che vi si presenteranno (una a destra e l'altra a sinistra) portano tutte e due a Bassano in Teverina, perché l'aggirano. La più breve per raggiungere il centro è quella sulla destra, ma state attenti al paese! E' pericolante e potrebbe cadervi qualche  masso in testa! :-)

Oltrepassata la porta del paese eccovi nel centro storico...


giovedì 8 dicembre 2011

Torre Paola (San Felice) - Cima del Monte Circeo

Il percorso che segue è preso dal sito www.gambeinspalla.it, un progetto bellissimo che però, a quanto pare, è in stand-by. Ho cercato di contattare i realizzatori (camminatori) ma non ci sono riuscito. Sperando di non fare cosa sgradita ho deciso di copia-incollare il percorso...

Partenza: Torre Paola (S. Felice)(10 m)
Mèta: Monte Circeo(541 m)
Catena Montuosa: Monte Circeo
Dislivello: 531 m
Tempi: 1h45' per l'andata e 1h15' per il ritorno.
Durata: 4h0' Difficoltà: Media

Si parcheggia lungo la strada, a ridosso del ristorante “L’Approdo di Augusto”, a pochi metri dalla caratteristica Torre Paola.
La strada sterrata, all’inizio abbastanza larga, inizia proprio sotto la Torre e va lasciata quasi subito al primo sentiero alla vostra destra (attenzione ai segni rosso-bianchi).
Il sentiero inizia subito a salire, addentrandosi nel bosco tra prati di ciclamini (ce ne sono tantissimi in inverno, e almeno fino a marzo).
Lago di Paola

Dopo un tratto in corrispondenza di alcune grosse rocce, il sentiero esce dal bosco e si hanno i primi scorci panoramici sui laghi costieri e subito dopo sulle isole Pontine (Palmarola, Ponza e Zannone a destra, Ventotene e Santo Stefano più in lontananza a sinistra). Le isole sono così vicine che si distingue chiaramente l’isolotto di Gavi a sinistra dell’isola di Ponza.
Continuando a salire, il sentiero si snoda attraverso una fitta macchia mediterranea (tra cui moltissime piante di Corbezzolo, con i caratteristici frutti rossi e granulosi).
Panorama dall'Anticima
Vista della Cima dall'Anticima

In breve si arriva alla cosiddetta “anticima”, un’altura da cui il sentiero prima ridiscende passando sui bordi del crinale roccioso (spettacolare il panorama sul mare alla vostra destra), poi risale verso la cima, dopo un piccolo salto di roccia, con un ultimo tratto quasi completamente scoperto.
Lungomare

Dalla cima si gode la vista migliore, oltre che della pianura Pontina e delle isole Pontine, anche della stessa anticima con a destra i laghi costieri. Sull’altro versante, si può ammirare, a perdita d’occhio, tutta la costa a sud del Circeo.
Ridiscendendo di qualche metro dalla cima nella direzione opposta a quella del mare, troviamo subito delle mura antiche e un pozzo, ma attorno a tutta la cima vi sono segni più o meno evidenti di antiche costruzioni e fortificazioni.

Per scendere è conveniente seguire per un breve tratto il sentiero fatto all’andata per poi deviare quasi subito a destra seguendo un altro sentiero più breve e un po’ più ripido che si addentra nel bosco. Fate attenzione: la deviazione a destra è in corrispondenza di una roccia con sopra una freccia. Anche questo sentiero di discesa è indicato fino a valle con i classici segni bianchi e rossi. Il sentiero termina in fondo alla stessa strada che nel percorso dell’andata avevate lasciato quasi subito per inoltrarvi nel bosco.
 

Calcata - Castello di Foiano

Il percorso che segue è preso dal sito www.gambeinspalla.it, un progetto bellissimo che però, a quanto pare, è in stand-by. Ho cercato di contattare i realizzatori (camminatori) ma non ci sono riuscito. Sperando di non fare cosa sgradita ho deciso di copia-incollare il percorso... 

Partenza: Calcata (VT) (160 m)
Mèta: Valle del Treja - Castello di Foiano(169 m)
Catena Montuosa: Valle del Treja
Dislivello: 255 m
Tempi: 4h1' per l'andata e 2h1' per il ritorno.
Durata: 6h2' Difficoltà:Media

Segni: qualche segno standard bianco-rosso all’inizio del percorso, contrassegnati con il n° 013. Successivamente si trovano solo rare macchie di vernice rossa sui rami o nastri di plastica annodati agli alberi che non sempre indicano il sentiero giusto.

Si incontra qualche difficoltà dovuta alla vegetazione che tende a ricoprire il percorso all’andata. Dopo il primissimo tratto infatti, il sentiero è spesso invaso da rovi e ortiche. Si trova anche qualche tratto abbastanza fangoso. Nessuna difficoltà nel percorso di ritorno. 


Da Roma, si prende la Via Cassia uscendo a Mazzano Romano. Da lì, oltrepassato Mazzano Romano, si seguono le indicazioni fino a Calcata, dove conviene parcheggiare lungo la strada provinciale, accanto all’ingresso del paese.
Calcata

Il percorso, con l’indicazione “Via Narcense – Civita Castellana”, inizia scendendo a destra di una grossa tabella del Parco, dalla piccola piazza prima della porta d’ingresso al borgo (160 m). Iniziando la discesa, non si deve svoltare subito a sinistra all’indicazione “Sentiero natura Calcata – S.Maria”, ma si prosegue dritti incontrando, di tanto in tanto, i classici segni bianco-rossi numerati con “013”, e godendo a un certo punto di una splendida vista del borgo di Calcata arroccato sulla roccia. Dopo un tratto su un mattonato di blocchi di tufo, si continua a scendere sul sentiero sterrato arrivando ben presto a costeggiare il fiume Treja sulla nostra sinistra. Giunti all’altezza di due alberi cascati sul fiume (84 m, circa 45 minuti dalla partenza), la vegetazione diventa più fitta, per poi scoprirsi per un breve tratto sulla sinistra. Senza alcun dislivello, si procede per un bel po’ in una continua alternanza di luce e ombra, di tratti soleggiati e altri più ricoperti di vegetazione (nocciolo, sambuco, pruno selvatico, acero campestre…).
Fiume Treja

A circa 3 ore dalla partenza, sempre costeggiando il fiume, si arriva alla confluenza del Treja con il Fosso della Banditaccia, un torrentello che arriva da destra (spesso quasi prosciugato d’estate). Occorre imboccare, pochi metri prima della confluenza, una deviazione non evidentissima sulla destra che porta a costeggiare il Fosso della Banditaccia sulla nostra sinistra, quasi invertendo la direzione di marcia. Abbastanza presto, dopo solo qualche minuto nel bosco fitto, si scavalca il Fosso (92 m) e si sale dall’altra parte per una traccia di sentiero, fino ad incrociare un sentiero (118 m) che va preso verso destra. Lo si segue salendo in modo più deciso, scorgendo ad un certo punto, in un grosso cespuglio sulla sinistra, una vecchia auto gettata dall’alto. Si passa poi accanto a delle pareti di tufo, scavalcando infine la staccionata che delimita la strada sterrata. Imboccata la strada verso sinistra, in un attimo si giunge al Castello di Foiano (169 m), a sinistra della strada. Dell’antico castello rimane in piedi il rudere della torre insieme ad altre rovine.
Torre del Castello di Foiano

Subito sotto, si trovano delle grotte scavate che arrivano fin quasi sotto la torre. Il colpo d’occhio principale, dal castello, è sulla folta vegetazione che ricopre l’ampio canyon scavato dal fiume Treja.

Volendo percorrere una via diversa al ritorno, si riprende la strada sterrata nella direzione da cui siamo venuti e la si segue per intero in lieve salita, fino ad una sbarra metallica. Oltre questo punto, la strada diventa asfaltata, arrivando poi ad incrociare la strada provinciale che da Faleria porta a Calcata. Presa la provinciale verso destra, dopo un centinaio di metri la si lascia deviando a destra in direzione di Calcata Nuova, giungendo subito dopo a Calcata Vecchia (circa 2 ore dal castello di Foiano).

Tornando verso Roma, è consigliabile una visita alle caratteristiche cascate di Monte Gelato. Superato Mazzano Romano, dopo un po’ si trovano le indicazioni di svolta a sinistra per le cascate.